martedì 28 ottobre 2008

Il ciclamino

Il ciclamino è una delle piante d'appartamento tra le più diffuse soprattutto grazie al fatto che ci dona i suoi splendidi fiori durante l'inverno, rallegrando così i periodi freddi.
Allevare un ciclamino non è facilissimo, ma soprattutto è difficile farlo rifiorire; infatti questa pianta può vivere e fiorire per 4-5 anni di seguito e ogni anno che passa produrrà fiori sempre più abbondanti.
Il segreto più importante del suo successo sta nella temperatura dell'ambiente in cui viene collocata. Principalmente durante la fase di crescita delle foglie e dei fiori, questa non dovrebbe superare i 15°C; sistematela quindi lontano dai termosifoni, in piena luce ma non colpita direttamente dai raggi solari (questa regola è valida per quasi tutte le piante d'appartamento, alle quali il sole diretto potrebbe provocare ustioni anche in inverno, specie se "concentrato" dai vetri delle finestre che vanno quindi schermati con tende). Sarebbe quindi buona norma arieggiare l'ambiente di frequente e spegnere il riscaldamento di tanto in tanto. Nelle zone dove il clima invernale non è troppo rigido si può trasferire il Ciclamino all'aperto, al riparo dal gelo e dal vento, durante le ore notturne.
Altro accorgimento importante è quello di eliminare rapidamente e completamente le foglie ed i fiori appassiti, senza lasciare "mozziconi" che potrebbero marcire, contagiando altre parti della pianta, staccandoli proprio nel punto d'inserzione al tubero.
Se per qualunque ragione si provocano delle lesioni sulle foglie o sui piccioli, è bene asportarle e tamponare subito le ferite con del mastice apposito (si trova da un buon vivaista) o con della cera di candela, per chiudere la ferita che rappresenta una via preferenziale agli attacchi di muffe.

ANNAFFIATURA

In tutto il periodo autunno-invernale (i primi boccioli compaiono in genere verso fine settembre - primi di ottobre) si innaffia il Ciclamino in maniera tale che il terriccio resti umido costantemente (non inzuppato). In genere si versa l'acqua nel sottovaso, lasciando che la pianta l'assorba da se per 20-30 minuti e lasciando poi sgrondare l'eventuale acqua in eccesso. Anche in questo caso si deve stare attenti che non ci sia troppa umidità che potrebbe provocare il marciume del tubero.
In primavera il Ciclamino termina la fioritura e rallenta l'attività vegetativa che cessa del tutto in estate, quando tutte le foglie sono secche, si rinnovano completamente e si conserva la pianta in un luogo fresco ed ombreggiato innaffiando di tanto in tanto solo vicino al bulbo.
E' importante non bagnare la pianta ed in modo particolare la parte centrale in quanto la presenza di acqua per almeno 12 ore sugli organi della pianta, favoriscono lo sviluppo di muffe.

FIORITURA
Qualunque sia la specie e la varietà prescelta il Ciclamino, è una pianta che fiorisce nel periodo invernale ininterrottamente fino a marzo-aprile e per questo motivo viene di solito acquistata nel periodo pre-natalizio, anche se è raro trovarla nei centri floro-vivaistici in tutto l'arco dell'anno.
E' preferibile comunque acquistarla prima della fioritura, controllando che ci siano abbondanti boccioli e che le foglie siano ben turgide e sane.

POTATURA
Di solito non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via disseccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.
Abbiate cura che l'attrezzo che usate per il taglio sia pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma) per evitare di infettare i tessuti.

PARASSITI E MALATTIE
Il Ciclamino è una pianta che non viene frequentemente attaccata da parassiti. Qualche volta si possono verificare attacchi di afidi o di acari. Si consiglia l'uso di un antiparassitario specifico. Teme però il marciume radicale e la botrite, malattie fungine che si sviluppano in caso di eccessive annaffiature, substrato scarsamente drenante e mancanza di ventilazione.

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