venerdì 5 ottobre 2012

L oleandro


L’oleandro. Una pianta facile. Ovvero molto rustica. Si adatta a tutte le circostanze, anche ad essere spezzata e messa in terra per generare nuove piantine! 
L’ho vista fiorire rigogliosa finanche sulla sabbia, a pochi metri dal mare. Ma anche in montagna (a 700 m s.l.m.), dove i colori dei suoi fiori sembrano ancora più intensi. Ma se solo pensiamo che l’oleandro non sembra neanche accorgersi di trovarsi spesso negli spartitraffico delle nostre autostrade, allora non ci meraviglia affatto la sua resistenza!

Esposizione: Gli oleandri preferiscono le posizioni in pieno sole e non sopportano le temperature sotto i 5 gradi se non occasionalmente. 
Potatura:  L'Oleandro è una pianta molto vigorosa da contenere con una potatura altrettanto vigorosa. C'è chi consiglia di fare la potatura a fine estate o in autunno, ma questo lavoro è possibile spostarlo a metà febbraio per asportare i rami più deboli, per sfoltire la pianta e tagliare da metà a un terzo della loro lunghezza i fusti fioriferi dell'anno precedente, senza toccare i germogli dell'anno che sicuramente porteranno i fiori

martedì 8 maggio 2012

Piante da Appartamento con poca luce


Per interni con poca luce le piante da appartamento:
Spatifillo: umidità medio alta, concimare ogni 15 giorni, annaffiare quando si secca il substrato. Punto debole: i ristagni d’acqua. Consigli: Le piante di spatifillo sono sempreverdi, ma in ogni caso periodicamente il fogliame dissecca e muore; asportare quindi le foglie appassite, che oltre ad essere antiestetiche sono facile preda di parassiti e malattie, che facilmente si diffonderebbero al resto della pianta.
Almeno ogni 2 anni, in autunno, rinvasiamo la pianta, fornendole un vaso leggermente più grande, riempito con un buon terriccio universale. Per poter godere delle foglie a lungo cerchiamo di tenerle ripulite dalla polvere, possiamo utilizzare un panno in microfibra leggermente umido; se in estate possiamo posizionare la pianta all'aperto, prima di spostarla facciamole una rapida "doccia" con la lancia da giardino, in modo da ripulire completamente le foglie.

Schefflera: annaffiare e concimare solo una volta al mese. Concimare e annaffiare quando la terra è secca.  Punto debole: non sopporta sbalzi di temperatura

Kentia: annaffiare, lasciare asciugare tra un’annaffiatura e l’altra, e concimare ogni 15 giorni. Ha bisogno di vaporizzazioni frequenti. Punto debole: acari e cocciniglia, a causa di ambienti troppo secchi
chamaedorea: è una delle poche piante che fiorisce nei primi anni di vita. Le temperature devono aggirarsi intorno ai 20 gradi in estate, ed essere più fresche in inverno. Si porta fuori a partire dal mese di giugno. Annaffiare i inumidire regolarmente la zolla

Filodendro: mantenere il substrato umido, concimare ogni 2 settimane fino all’estate, vaporizzare spesso, potare se avvizzisce

mercoledì 29 febbraio 2012

Piante da Appartamento: La Clivia

La Clivia Generalmente fiorisce da Marzo fino alla fine di Agosto.
Consigli: in genere la clivia cresce rigogliosa, a una temperatura di circa 22° gradi. Preferisce una luce forte ed indiretta, pur tollerando l’ombra. Se in estate viene collocata all’esterno tenerla al riparo dal sole intenso. Bagnare bene da metà inverno a tarda estate. Lasciare asciugare il terriccio tra un’innaffiatura e l’altra. Concimare mensilmente da primavera a fine estate, con un fertilizzante di qualità . Rinvasare solo ogni 4 anni, con un terriccio grasso.La Clivia ha bisogno di molta luce diffusa, ma non diretta. Gli ingiallimenti possono essere dovuti sostanzialmente a due cause:
  • eccessiva irrigazione
  • squilibri nutrizionali. In particolare l'eccesso di concime si manifesta con foglie di color verde intenso con ingiallimenti subito seguiti da disseccamenti; la carenza nutrizionale invece si manifesta con foglie di color verde pallido e ingiallimenti allungati anche al resto della foglia.
La fioritura richiede abbondanti annaffiature, ma solo quando il terriccio si è asciugato: la clivia teme i ristagni idrici. Sempre in fioritura, concimatela con un prodotto liquido per piante da fiore, una volta a settimana. Dopo aver tagliato lo stelo fiorale, continuate a bagnarla regolarmente e concimarla. In maggio spostatela all’aperto, a mezz’ombra, aumentando l’apporto d’acqua e vaporizzando il fogliame ogni giorno in estate.
Alla fine dell’estate mandate la pianta a riposo per indurre la fioritura: dall'inizio del riposo alla comparsa dei fiori passeranno circa due mesi, quindi potete decidere quando averla in fiore. In genere il momento giusto è in ottobre-novembre, per ottenere i fiori tra Natale e Carnevale, oppure si posticipa a gennaio per avere i fiori a Pasqua. Rinvasatela, sospendete annaffiature e concimazioni, e spostatela in un luogo fresco e poco luminoso, a 10°C.

mercoledì 14 settembre 2011

Piante Velenose per i Gatti

Chiunque ha in casa un gatto, sa quanto al micio piace giocare con le foglie delle piante, o i loro fiori. Ma attenti! esistono numerose piante, arbusti, vegetali veramente velenosi o tossici. Fate molta attenzione perchè se non hanno un odore repellente, il gatto potrebbe mangiarne le foglie o leccarle con gravi conseguenze per la salute
I sintomi dell'intossicazione sono:


  • Perdita di saliva
  • Starnuti ripetuti
  • Tosse continua
  • Sintomi di soffocamento
  • Ulcere diffuse su lingua, bocca, narici.

Nel giro di qualche ora, quando la sostanza tossica è assorbita dall'organismo, possono comparire:

  • Conati di vomito
  • Collasso
  • Convulsioni, tremore, spasmi
  • Irrigidimento
  • Emorragie

Piante tossiche comuni per i nostri amici a quattro zampe:

  • La stella di natale(Irritante per le mucose e su tutto l'apparato digerente: causa lesione agli occhi, alle mucose della bocca allo stomaco e all'intestino. I sintomi sono: vomito, diarrea, infiammazioni della bocca e devono essere curati tempestivamente.)
  • Ortensia
  • Edera
  • Rododendro
  • Digitale
  • Oleandri e Mughetti (Cardiotossici)
  • Crocus
  • Ficus (Allergie)
  • Glicine (Problemi gastroenterici, a dosi elevate, provoca depressione nervosa e cardiaca)
  • Iris (problemi gastrointestinali)
  • Papavero (infiammazione della bocca)

Piante Invernali: La Bergenia

La Bergenia è piccola pianta tappezzante sempreverde originaria dell'Asia centrale e meridionale.E' una pianta molto diffusa nelle nostre zone ed è caratterizzata da dei fiorellini rosa che nascono verso la fine dell'inverno.
Le bergenie crescono bene in qualsiasi posizione dal pieno sole all'ombra completa; la maggior parte delle specie di bergenia non teme il freddo.
Annaffiature: settimanali da marzo a ottobre; scarse o nulle in inverno. Bagnala quindi quando il terreno è ben asciutto in estate, mentre in inverno puoi lasciarla a se stessa; in primavera puoi anche dividerla in cespi.
Se decidete di collocare le vostre bergenie in pieno sole si consiglia di ombreggiarle nei periodi più caldi dell'anno, per evitare che le foglie vengano bruciate dal calore intenso.

martedì 15 marzo 2011

Le Piante del Benessere

Le piante elementi decorativi della casa, dei davanzali delle finestre sono soprattutto amiche del benessere, infatti la depurano dagli agenti inquinanti e dalle radiazioni elettromagnetiche.
Anche se tute le piante esplicano azioni benefiche ce ne sono alcune che funzionano come dei veri e propri filtri depurativi.
Piante antiradiazioni elettromagnetiche
Il Cactus e la Tillandsia (Tillanza) sono chiamate piante mangia-radiazioni perchè capaci di neutralizzare le radiazioni elettromagnetiche che vengono emesse dalle prese di corrente, dai televisori e da tutti gli elettrodomestici grandi e piccoli che siano: frullatore frigorifero, lavatrice, stereo, Hifi, PC e persino i cellulari.

Piante che depurano l’aria
Il “tronchetto della felicità“, presente in quasi tutte le case per il suo riconosciuto significato di portafortuna e felicità ci protegge con le sue belle foglie lunghe e coriacee dalle esalazioni di monossido di carbonio che si diffondono negli ambienti domestici, in particolare in cucina, in seguito alla combustione del gas domestico, dall’accensione del caminetto delle stufe, ecc.L’Anthurium e i tulipani, con i loro bellissimi fiori colorati e resistenti depurano l’aria che respiramio assorbendo tutte le sostanze tossiche rilasciate dai detersivi.
Uso
Mettere le piante indicate e soprattutto la Tillanza vicino a computer e televisori.

La primula

La primula non ha grosse esigenze per quanto riguarda la luce, riesce a crescere bene sia che tu ponga il vaso all'ombra sia che tu lo posizioni al sole. Naturalmente a patto che i raggi del sole non arrivino diretti su di essa.
Come non teme il caldo non teme neanche il freddo. Guarda la mia piantina, mancano 15 gg. a Natale e sta per fiorire.
Non lasciarti ingannare se durante l'inverno perde tutte le foglie o/e sembra secca, non gettarla via perché in primavera come per miracolo vedrai le tenere foglioline far capolino dal terreno e naturalmente saranno i primi a fiorire, d'altronde è proprio a questo che deve il suo nome! Durante il periodo invernale la pianta riposa quindi dovrai innaffiarla raramente ma appena l'inverno finisce ti consiglio di iniziare ad innaffiarla con regolarità.
Fai attenzione perché troppa acqua potrebbe favorire la produzione di muffa grigia.
Il substrato in cui coltivarla non ha grosse esigenze basta che il terreno sia fertile e naturalmente ben drenato, quindi aggiungi un po' di sabbia al terreno.Se vuoi moltiplicare le piantine di Primula polyanta ti basterà separare i cespi in autunno, oppure puoi seminare i semi in un semenzaio, sempre in autunno, in un substrato formato da sabbia e torba.Coltivazione
La primula preferisce i luoghi semi-ombreggiati.
Terreno: acido ben drenato, soffice e torboso.
Annaffiature: regolari e per mantenere il terriccio costantemente umido, evitando però il ristagno idrico.
Concimazioni
Per favorire la fioritura primaverile concimare a fine inverno con concime azotato e poi con concime per piante da fiore, ogni 10-15 giorni.
Rinvaso
Le primule allevate in vaso vanno rinvasate ogni 2 anni, in contenitori più grandi, fino ad un amssimo e definitivo diametro di 15 cm.