
mercoledì 18 marzo 2009
L'alloro

martedì 17 marzo 2009
Il Narciso

Esposizione e luminosità: A seconda della specie e se in interno o esterno va esposto in pieno sole o leggera ombreggiatura
Temperatura:Si consiglia di non scendere sotto i 10° C. In generale è una pianta resistente, anche al freddo.
Irrigazione: In primavera ed estate mantenere il terreno umido senza creare ristagno d'acqua. Diminuire con il calare della temperatura.
Concimazione: Utilizzare del fertilizzante per piante fiorite, oppure, dello stallatico ben maturo.
Propagazione: I bulbi vengono piantati in settembre ad una profondità variabile a seconda della grandezza del bulbo stesso. I bulbi non possono essere conservati fuori dal terreno e per lungo tempo,, pertanto, è consigliabile lasciarli indisturbati per circa 3 anni, prima di estrarli dal terreno e procedere alla divisione dei bulbi laterali.
Rinvaso: Quando necessario, a fine inverno. Si sceglie un vaso leggermente più ampio del precedente, si cambia il terricico, si sfoltisce il bulbo e si ripianta.
Potatura: E' sufficente eliminare le piante danneggiate e i fiori appassiti
lunedì 16 marzo 2009
La gerbera

Periodo di fioritura: Fiorisce spontaneamente in primavera e per gran parte dell'estate. Si può' trovare forzata, da coltivazione in serra, anche negli altri periodi
Uso: Puo essere utilizzata sia come pianta da giardino che d'appartamento, secondo il clima. Le piante da vaso, che vengono ritirate durante l'inverno in luoghi riparati, devono essere esposte in esterno durante la stagione calda successiva, altrimenti non tornano a fiorire.
Irrigazione: Necessita di essere annaffiata con una certa frequenza, utilizzando acua a temperatura ambiente. Il terriccio non deve mai restare eccessivamente umido. Nel corso dell'inverno, diminuire molto le irrigazioni.
Rinvaso: Quando è necessario in primavera. I vasi si scelgono secondo le dimensioni della pianta. La painta va invasata mantenendo il colletto in superficie, questa operazione è preventiva rispetto alla formazione di marciumi.
Potatura: Solo asportazione dei fiori seccati o deperiti, tirando lateralmente lo stelo, si stacca da solo dalla pianta non causando danni
La petunia

Annaffiature: le piante di petunia sono abbastanza esigenti per quanto riguarda le annaffiature, possono sopportare alcune ore di siccità, ma le piante tendono ad appassire rapidamente in caso di carenza di acqua prolungata; annaffiamo quindi con regolarità, ogni 2-3 giorni, intensificando le annaffiature durante i mesi estivi. In ogni caso evitiamo di lasciare acqua stagnante ed attendiamo che il terreno sia asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.
martedì 3 marzo 2009
La mimosa

La mimosa si adatta ad ogni tipo di terreno anche se preferisce quelli più acidi, va piantata al riparo dai venti e soprattutto dal gelo, un inverno troppo rigido e le gelate far morire la pianta. Per i primi anni la mimosa va potata accorciano abbastanza corti i rami, successivamente può anche non essere potata o solo dopo la fioritura per stimolare nuovi getti.
Riproduzione
La mimosa può essere riprodotta a primavera per semina, i semi sono contenuti a gruppi in baccelli di 10 cm prodotti dalla pianta, mettere i semi della mimosa in acqua calda per un paio di giorni e successivamente interrarli in un composto di sabbia e terra, la germogliazione avverrà entro un mese.La riproduzione avviene anche per talea da praticare sempre nei mesi primaverili interrando dei rametti in vasi con terra e sabbia e mantenendo umido.
Durata: Perenne
Periodo di fioritura:Fiorisce dai primi di marzo
Esposizione e luminosità:In interni posizionarla in zona molto luminosa ma non in presenza di sole diretto. Se coltivata in piena terra può anche essere esposta al sole diretto o in zone dalla media ombreggiatura, purchè siano sempre riparate dal vento.
Potatura: Si eliminano le parti danneggiate e secche subito dopo la fioritura. Questo tipo di potatura stimolerà l'emissione di nuova vefetazione
lunedì 2 marzo 2009
Il gelsomino

temperatura: In genere i gelsomini possono sopportare brevi periodi di freddo intenso, ma nelle regioni con inverni freddi è consigliabile coltivare queste piante in luogo riparato, evitando temperature inferiori ai -5°C per periodi molto prolungati. In autunno riparare il piede della pianta con foglie secche, per evitare che il terreno geli in profondità. Gli esemplari coltivati in ambienti interni devono vivere ad una temperatura che varia tra i 10°C ed i 14°C. in inverno e fino ai 22°C. durante l'estate.
substrato: Nonostante l'aspetto delicato i gelsomini sono piante che si sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno, prediligendo comunque substrati ricchi di humus e torba, soffici e molto ben drenati, per cui si consiglia di aggiungere della sabbia per migliorarne il drenaggio
irrigazione: Mantenere il terreno abbastanza umido in estate evitando i ristagni d'acqua e anche la siccità. Negli altri periodi devono essere frequenti dal momento del trapianto ad attecchimento avvenuto e poi moderate in seguito.
rinvaso: A seconda della specie verso fine febbraio-marzo
potatura: Come tutte le specie rampicanti ha bisogno di essere contenuta nelle dimensioni tramite potatura. Si effettua in primavera asportando i germogli che fanno perdere la forma della pianta e quelli più deperiti. Agevolare la crescita con canne o archetti. Dopo la rinvasatura si procede ad una leggera potatura per favorire la crescita dei germogli laterali.
piccoli consigli: In vaso necessita di un tutore come sostegno. D'inverno porre in posizioni riparate, protetto con tende e stuoie. Evitare anche i ristagni d’acqua e la siccità prolungata. Per le specie più rustiche non ci sono particolari difficoltà di coltivazione.
Il glicine

- In primavera, mettere a dimora un glicine con 2 o 3 fusti principali, e sistemare un sostegno in modo che i fusti, intrecciati tra loro, crescano verticalmente fino all'altezza di circa due metri. In seguito si salderanno in, modo da formare un unico tronco.
- Raggiunta l'altezza desiderata per il tronco, disporre dei sostegni orizzontali per i rami, che andranno inizialmente guidati per formare la chioma
- Contemporaneamente, accorciare di un terzo i rami orizzontali per farli ingrossare e lignificare; questa potatura ha anche lo scopo di stimolare la produzione dei getti laterali che andranno a riempire la chioma.
- Togliere il sostegno al tronco,che una volta lignificato sarà in grado di sostenersi da solo; in seguito sarà possibile eliminare gradualmente tutti i sostegni, non appena anche i rami orizzontali saranno diventati legnosi. Per ottenere una chioma molto larga, sarà necessario sostenere i nuovi getti terminali man mano che crescono, mantenendoli orizzontali.
POTATURA E CONCIMAZIONI
Dopo qualche anno di coltivazione in vaso, il glicine allevato secondo il suo portamento naturale dovrebbe essere trapiantato in terra, in quanto per svilupparsi le radici necessitano di notevoli quantità di terra. Oppure, provvedete ad una drastica riduzione della parte aerea e dell'apparato radicale e ricominciate la coltivazione a partire da un solo fusto, come se fosse un alberello, accorciando regolarmente i rami.