mercoledì 18 febbraio 2009

L'Ibisco

Il nome deriva dal greco; probabilmente fu assegnato da Dioscoride, il più famoso medico dell’antichità, vissutonel primo secolo dopo Cristo.Questa pianta come il girasole per lo stato del Kansas è il simbolo della Malesia ed è sempre più apprezzata tanto da essere coltivata in maniera massiccia. In Polinesia, da sempre, l’ibisco è portato tra i capelli dalle ragazze; i ragazzi invece sono soliti apoggiarne un fiore sull’orecchio destro, se sono fidanzati, sull’orecchio sinistro, se sono “liberi”. I suoi fiori sono delicati e leggerissimi e hanno una durata molto breve, di solito un giorno; per questo regalando l’ibisco si vuole esaltare la bellezza fulminea e fugace.
Possono essere coltivati ad alberello o a siepe e per la specie syriacus anche in piena terra. Il genere syriacus è l'unica specie che può essere coltivata all'aperto anche nei climi rigidi.
E' una pianta rustica a forma eretta, con 5 grandi petali e un lungo stilo centrale . Il fiore non dura a lungo si contano 24 ore di apertura, ma si rinnova continuamente per tutta la stagione estiva.

Esposizione: l’ibisco è una pianta che ama molto il sole ed il caldo, predilige posizioni molto luminose, esposte direttamente ai raggi solari e ama le estati molto calde e lunghe. Può sopravvivere anche in condizioni avverse, anche se l’ombra causa scarse fioriture, così come un’estate molto fresca. Queste piante non temono il freddo e possono sopportare senza problemi gelate intense anche di lunga durata, anche se può capitare che alcuni dei rami dissecchino a causa del freddo.

Terreno: si accontentano di qualsiasi terreno, anche povero e sassoso; prediligono terreni freschi, mediamente ricchi di humus, conun buon drenaggio. L’ibisco può essere coltivato in vaso, ponendolo in un recipiente capiente; va rinvasato ogni 2-4 anni.

Potatura: L'Ibisco è una pianta che va potata regolarmente quando ha raggiunto i 3-4 anni di età. E' importante in quanto serve per modellare la forma che assumeranno, per rinvigorire piante di una certa età e per eliminare parti danneggiate o malate.
La potatura va effettuata all'inizio della primavera, alla ripresa vegetativa della pianta. Utilizzare degli attrezzi puliti e disinfettati ed il taglio va fatto appena sopra il nodo in maniera netta, senza lasciare sfilacciature ed in maniera leggermente inclinata, nella direzione in cui desiderate che il futuro ramo si sviluppi.

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