lunedì 29 giugno 2009

Il Crocus

La coltivazione dei Crochi ha oroigini antichissime, la specie che veniva coltivata era il Crocus sativus; la coltivazione per scopi ornamentali di altre specie risale a circa 4 secoli fa.
Al fine di ottenere l'effetto più naturale possibile, una tecnica consigliata consiste nello spargere i cormi sul prato per poi interrarli dove cadono.
Per un effetto di massa, occorrono 125-150 cormi per metro quadro.
Per quanto riguarda i colori, sono tutti adatti allo scopo, anche se il blu e il viola sono i meno vistosi; il giallo è sempre molto usato, così come i colori misti.
Ecco le proporzioni da rispettare per un miscuglio di varietà a fiore grande: 50% di crocus blu e viola, 25% gialli, 15% bianchi e 10% variegati.
Per assicurarsi una copiosa fioritura nell'anno seguente, il prato non va rasato se non dopo 6 settimane dalla fioritura. Se coltivati nella bordura di perenni, fioriranno per primi.
I più piccoli possono essere accostati a molte perenni precoci come Pulmonaria, Helleborus, Hepatica, Primula e Pulsatilla.
Esposizione e luminosità:Prediligono esposizioni a mezz'ombra o anche al sole diretto, se il clima non è troppo caldo.
Irrigazione: si annaffiano moderatamente se sono coltivati in vaso o cassetta.
Concimazione: se si vogliono ottenere fiori più grandi è necessario utilizzare del fertilizzante.
Potatura:eliminare le marti danneggiate, secche o marcite, per preservare gli esemplari vicini.
Avversità: possono essere colpiti da funghi che creano delle macchie necrotiche nere sui bulbi e marcescenza alla base delle foglie. Lo stesso genere di problema può essere provocato da una batteriosi Pseudomonas marginale.

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